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Sostegno di realtà assistenziali locali e missioni annuali in Benin

Sostegno di realtà assistenziali locali e missioni annuali in Benin

Evitare la dispersione e l’uso improprio degli aiuti è uno dei grandi problemi delle attività umanitarie in Africa. Per questa ragione la nostra associazione ha sempre adottato la politica di sostenere strutture locali che fossero attive da tempo e ben radicate nella realtà del paese, in modo che gli aiuti forniti avessero un impatto significativo sulla vita di molte persone. A queste strutture, in prevalenza religiose, ma anche laiche, l’associazione assicura fondi e attrezzature su problemi specifici e distribuisce farmaci e presidi sanitari, alimenti, vestiario, materiale scolastico ecc.

Ogni anno, infatti, l’associazione organizza una missione di suoi soci in Benin (eccetto che nel 2021 a causa della pandemia) e, anche coll’aiuto di molti benefattori, spedisce un container pieno di beni del peso di molte tonnellate e di un valore economico notevole. Il container ed il trasporto via mare sono offerti gratuitamente da un armatore sorrentino.

Lo sdoganamento del materiale, il suo trasporto attraverso il Benin e la distribuzione senza saccheggi alle strutture supportate è uno dei compiti difficili che i nostri soci volontari compiono ad ogni missione, assieme al rafforzamento

dei legami con i referenti locali, al controllo degli esiti degli interventi programmati ed all’individuazione dei nuovi obiettivi.

Le ingenti quantità di farmaci (tutti con scadenze lontane e non deperibili) oltre che con acquisti in proprio, sono state sinora assicurate dal “Centro missionario Medicinali” di Firenze, dall’ Associazione “Un farmaco per tutti” dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli e dall’Associazione “San Vincenzo De’ Paoli” di Capri

Purtroppo, però, la nuova normativa varata nel 2020 dal Governo del Benin sull’importazione dei farmaci, molto restrittiva rispetto a quella precedente, con ogni probabilità limiterà fortemente o impedirà del tutto nel prossimo futuro l’invio di medicine.

Le strutture con le quali l’associazione collabora ed un loro breve profilo si possono ritrovare di seguito

Il Centro per la gestione della malnutrizione “L’enfant Jesus” di Zinvie’

ll Centro per la gestione della malnutrizione “L’enfant Jesus” di Zinvie’ in Benin si prende cura dei lattanti e bambini gravemente denutriti. Il Centro e’ gestito dalle Suore camilliane e va avanti, nelle loro parole, con “i doni della provvidenza”. I bambini arrivano dai villaggi accompagnati dalle madri, o indirizzati dalle suore stesse che periodicamente girano nel territorio selezionando i casi gravi.

Nella struttura, dotata di 20 posti letto adibiti al ricovero e all’accoglienza delle madri, è funzionante anche un ambulatorio, ove sono visitati centinaia di bambini da pediatri, quando disponibili, ma che generalmente è gestito dalle religiose, che ormai hanno acquisito una grande esperienza nel campo. Complessivamente vengono trattati ogni anno circa 150 piccoli pazienti. La cura dura mediamente un mese.

Per ogni assistito la spesa mensile e’ di circa 45.000 franchi beninesi (69 euro). Insieme con l’Associazione “*Il meglio di te” stiamo sostenendo un mini progetto che consiste sia nell’assicurare il latte in polvere sia la presenza in ambulatorio di un pediatra 2 volte alla settimana

I Centri “Oasis d’amour” di Calavi, Bohicon e Djougou

Africa le malattie mentali sono considerate una condizione sovrannaturale causata da spiriti maligni, potenzialmente trasmissibile agli altri e comunque vergognosa.

Le persone che ne sono affette vengono abbandonate dai familiari e dalla comunità, segregate, talvolta in catene, e condannate ad una vita di stenti.

I Centri Sr. Camille de Lellis di Calavi, Bohicon e Djougou, afferenti ad un’organizzazione africana operante da molti anni in Costa d’avorio e Benin, si occupa della “liberazione”, dell’assistenza e del sostentamento dei malati mentali e di portatori di altri handicap e del loro reinserimento nel tessuto sociale.

Nelle 3 strutture, che sopravvive grazie alle donazioni di privati beninesi e di benefattori internazionali, sono accolti circa 700 pazienti

L’Ospedale Gbemontin di Zagnanado

L’Ospedale è una struttura retta da Francescane, che serve un’ampia zona popolosa e particolarmente povera nel nord del Benin, curando migliaia di persone all’anno, in una situazione di perenne difficoltà per carenza di risorse e mezzi. In questo ospedale negli anni scorsi l’ONLUS ha creato una struttura oculistica molto attiva (la cecità è uno degli altri grandi problemi dell’Africa) e assicura, assieme all’Associazione “Un farmaco per tutti” dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli, ingenti quantità di farmaci

Il dispensario Sanitario per l’assistenza alla maternità di Abitanga

Il dispensario Sanitario per l’assistenza alla maternità di Abitanga

La mortalità materna e neonatale è uno dei grandi problemi del continente. In un contesto di grande difficoltà ambientale, anche per il pregiudizio culturale che rende mal accetto il controllo sanitario in corso di gravidanza da parte delle donne africane, il dispensario si fa carico di 200-300 partorienti all’anno e dei relativi neonati. La collaborazione con il centro, unitamente all’ONLUS “Impegno Africa” che vi opera da tempo, è iniziata quest’anno e si è concretizzata nella riparazione di un ecografo per il controllo delle gravidanze, usato con maestria da ostetriche francescane e l’invio di farmaci per le gravide ed i neonati

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