Report Missione Benin 2020
Come ogni anno un gruppo di nostri soci, guidati e coordinati dal nostro Segretario Elio Sica, si è recato in missione in Benin per distribuire il contenuto del container e verificare l’esito degli interventi programmati dall’associazione nell’anno. Quella che segue è la descrizione delle relative attività.
Siamo stati accolti dai nostri interlocutori beninesi dovunque con vera amicizia. I nostri referenti sono stati tutti disponibili e solleciti nell’aiutarci nella soluzione dei problemi e delle difficoltà.
Ci siamo avvalsi inoltre dell’aiuto dell’amico Raffaele Longo, coraggioso presidente dell’Associazione Missione Africa durante il nostro soggiorno ad Abitanga.
SDOGANAMENTO CONTAINER E DISTRIBUZIONE DEGLI AIUTI
Il container, giunto a Cotonou il 7 gennaio 2020,è stato sdoganato il 4 cui erano state affidate le operazioni doganali ed i servizi portuali .
Trasportato il container presso l’Istituto di Formazione delle Suore di S. Camillo di Segbanou, si è provveduto a scaricare i colli ( ca. 16 tonnellate ) ed il rimorchio agricolo con 10 operai locali ingaggiati da Joachim – autista e persona di fiducia delle Suore– e dai gioviali ed allegrissimi ragazzi e fanciulle dell’orfanotrofio. E’ stata, come sempre, una festa per tutti.
La distribuzione degli aiuti è stata immediata per l’orfanotrofio di Tori, per il Centro Nutritionelle di Zinviè,per le Suore Hopital “ La Croix “ di Zinviè e per l’Istituto di Formazione di Segbanou. Per gli altri beneficiari: Oasis d’Amor :mr. Gregoire ; Dispensario –Maternitè di Abitanga :sr. Ysleny ; Centre Gbemontin :sr. Yulia si è proceduto nei giorni successivi consegnando personalmente i colli sia a Gregoire sia agli incaricati delegati. Tutto è stato donato secondo il piano di distribuzione – operazione spesso difficile e complessa – senza alcuna perdita o furto. Come sempre, le spese per lo sdoganamento, ammontanti in ad euro 3.483 , sono state assunte dall’Associazione
ORFANOTROFIO EXODUS HOUSE DI TORI
Durante le visite all’orfanotrofio abbiamo potuto constatare che i ragazzi e le ragazze sono in ottima salute e ben nutriti Frequentano regolarmente in base all’età la scuola materna ed elementare nelle aule dell’orfanotrofio seguiti da insegnanti esterni e nel dopo scuola dai compagni adulti . I ragazzi e le ragazze più grandi frequentano la scuola media a Tori Gare dove sono alloggiati presso un’ abitazione presa in locazione o rientrano alla sera nell’orfanatrofio Altri tre ragazzi , beneficiari delle borse di studio, assegnata dalla Fondazione “ CARLOTTA NOBILE “ risiedono in un collegio esterno ed altri 6 frequentano corsi professionali per diventare cuochi, fornai, parrucchiere, etc. Infine, 7 studenti frequentano l’università.
La direttrice dell’Orfanotrofio M.me Pulcherie Boko, ha coinvolto i ragazzi che hanno completato il ciclo scolastico in attività, che oltre a coprire il fabbisogno interno, creano un piccolo surplus che viene commercializzato. Così la panetteria che produce biscotti che sono inviati in una città del nord, Parakou e nel vicino Togo o vengono distribuiti nei mercati rionali o il laboratorio di sartoria, che si è specializzata nella realizzazione di borse e gadget con tipici tessuti africani . Infine da poco è iniziata la fabbricazione di braccialetti e collane, assai apprezzati localmente Durante la visita abbiamo fatto un sopralluogo di un terreno coltivabile che la ONG Tabitha Vie che gestisce l’orfanatrofio intende acquistare e per la quale ha chiesto il nostro aiuto,. Si tratta di una particella di ca. 500 mq, distante dall’orfanotrofio circa 2 km del costo di 4.100 euro,. Sulla base della considerazione che i suoi prodotti agricoli potrebbero integrare il fabbisogno di cibo dell’orfanatrofio e renderlo sempre più autosufficiente, ci siamo impegnati nel prossimo anno a finanziare l’acquisto.
Infine ci siamo impegnati a trovare una sede idonea sul posto e a sostenere i costi relativi per effettuare un intervento ortopedico per correggere una grave malformazione che impedisce la deambulazione di due ragazzi dell’orfanatrofio.
OASIS D’AMOUR – ASSOCIATION ST. CAMILLE DE LELLIS CALAVI
Il centro – uno dei 7 in Benin e tanti altri in Togo, Costa d’Avorio e in diversi paesi africani – ) accoglie gli emarginati, gli ammalati poveri, i diseredati e le persona escluse con gravi problemi psicofisici provenienti anche da altri paesi limitrofi. Gregoire Ahongbonnon, il fondatore e animatore dell’iniziativa chiede a chi può un modesto contributo (6.000 CFA e.9,23 ) ma a tutti assicura cure e mantenimento anche per anni. Una volta guarito chi vuole, può rimanere come collaboratore presso
l’ospedale, assumendo il compito di infermiere, operaio, barbiere, cuoco, custode,etc. formando così l’equipe che coopera alla gestione della struttura. All’Oasis d’Amour di Calavi sono state conferite ingenti quantità di generi alimentari, suppellettili, mobili e soprattutto tutti i farmaci raccolti che Mr. Gregoire si è impegnato alla distribuzione dei farmaci e degli integratori ( kg. 2.643 )ai destinatari da noi indicati con cautela e discrezione ad evitare di incorrere in serie e spiacevoli infrazioni , non appena il container inoltrato dall’Associazione di Solidarietà Internazionali “ Jobel “ di S. Vito al Torre (UD) ( www.jobelonlus.org) giungerà in Benin alla fine del mese di marzo.
INAUGURAZIONE DEL POZZO AD ONKLOU
Onklou è un popoloso villaggio al nord del Benin nel comune di Djougou , abitato soprattutto da contadini dediti alla raccolta delle noci di karitè e del frutto acajou (anacardio), e da pastori nomadi di etnia “peul “. Quì è stato costruito con un finanziamento dell’Associazione, un pozzo di profondità per l’acqua, attrezzato con un impianto a pompa autoadescante, immessa nella falda freatica .La pompa è di facile utilizzo anche da parte dei minori . Il pozzo viene controllato da un comitato di cittadini che si fa carico della custodia e delle eventuali riparazioni e manutenzioni, che saranno eseguite e pagate con i modestissimi rimborsi che gli abitanti verseranno nell’attingere l’acqua (per un bidone di acqua di litri 10 si corrisponderà 10 cfa ovvero e. 0,015).
CENTRE NUTRITIONEL “ENFANT JESUS “ DI ZINVIE’ E DISPENSARIO MATERNITE’ SHEMAYA DI ABITANGA
Le strutture sanitarie sono ubicate a Zinviè vicino all’Ospedale “La Croix “e ad Abitanga , nel comune di Djougou , nella savana nel Nord del Benin.
La prima “ Centre Enfant Jesus “è affidata alla congregazione delle Suore Camilliane, che accolgono e curano bambini malnutriti e assicurano assistenza sanitaria anche sul territorio raggiungendo i piccoli villaggi con un veicolo attrezzato a farmacia .
La seconda “ Centre Sanitaire Shemaya “è gestita dalla congregazione Suore Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù. Costruita da una quindicina di anni in un territorio popolata da contadini e pastori di religione islamica, svolge essenzialmente assistenza al parto in un vasta area carente di ospedali.
Al nostro arrivo abbiamo festeggiato la nascita di ben quattro neonati.Il dispensario,dotato di stanze di degenza , è presidiato h 24 da personale infermieristico parlante anche i vari dialetti locali. Le tariffe sono assai contenute. A questi centri sono stati assegnati generi alimentari, prodotti sanitari di consumo e saranno distribuiti da mr. Gregoire ,come agli altri presidi, i farmaci appena saranno disponibili in Benin.
ATTIVITA’ PRODUTTIVE AGRICOLE
Durante il nostro soggiorno abbiamo avuto anche l’opportunità di visitare due attività produttive composte essenzialmente da cooperative locali, che potrebbero essere nel prossimo futura tra i beneficiari di una attività di microcredito solidale che è nel programma dell’associazione nei prossimi anni.
La Cooperativa APRAL di Yeviè – creata da diversi anni e finanziata anche da benefattori beneventani – coltiva e produce riso di ottima qualità. Su tre ettari iniziali la produzione si è sviluppata su ben 13 ettari con due raccolti annuali. La vendita è a km. zero in quanto la commercializzazione viene operata presso il loro magazzino . Interessante anche l’attivazione della piscicoltura nella stessa area , limitrofa ad un enorme basso fondo. In entrambe le attività sono occupati non solo i componenti della cooperativa ma anche giovani operai specialmente nel periodo della semina e del raccolto di riso.
La Cooperativa agricola di Segbanou – costituita da contadine ed operaie – è attiva su un area di circa un ettaro, di proprietà di uno dei soci. Coltiva principalmente ortaggi e legumi per il proprio fabbisogno. Dispone di abbondante acqua , poiché il terreno di ca. 33 ettari da dissodare è limitrofo ad un ampio bacino di acqua salmastra.
Il Consiglio Direttivo della Cooperativa ci ha rappresentato l’esigenza di utilizzare una maggiore area ampliando la coltivazione di ortaggi da frutti e da foglie e diversificando anche la produzione ecosostenibile . La Cooperativa ha chiesto un finanziamento con rimborso della somma ricevuta per l’acquisto di una motopompa adescante alimentata a benzina o con pannelli solari e degli attrezzi per l’irrigazione . La cooperativa si avvale di mano d’opera femminile appartenente esclusivamente all’associazione.
ADOZIONE A DISTANZA
Anche quest’anno La d.sa Hana Dolezalova , alla sua 22.ma missione, si è occupata dell’attività di adozione a distanza, assistendo con la cooperazione delle Suore Missionarie Camilliane di Zinviè 75 famiglie bisognose.
Personalmente valuta le problematiche e i bisogni dei bambini e dei ragazzi adottati e il loro andamento scolastico, nonché l’inserimento nel tessuto produttivo locale dei ragazzi che hanno completato il ciclo scolastico e che sono stati sostenuti nella frequenza di corsi professionali. Come al solito inoltre raccoglie fotografie e lettere dei ragazzi adottati da inviare ai loro benefattori ( ogni quota di sostegno è di 250 euro) per informarli dell’andamento dell’iniziativa. Come sempre, Il contributo erogato viene integralmente utilizzato per le spese scolastiche, per l’ acquisto di farmaci e per eventuali bisogni della famiglia.
F.TO : HANA DOLEZALOVA, GIACOMO DE CUNTO ED ELIO SICA
Container “Cotugno Africa” 2021
Nappo Guglielmo - Agrimec Srls